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La Pietra Scartata: la riflessione sui lasciti solidali di Silvia Ronza

Diamo il via ad una nuova rubrica a scadenza settimanale per presentarvi dei piccoli estratti delle riflessioni raccolte all’interno del volume “La Pietra scartata. Promuovere il dono per costruire comunità”. Il libro raccoglie pensieri e considerazioni sulla promozione del dono ed è frutto del contributo di diversi docenti del master Promotori del Dono dell’Università dell’Insubria.

Inziamo con una piccola anticipazione del contributo di Silvia Ronza, esperta di marketing e comunicazione, da oltre 20 anni si occupa di Fundraising per le organizzazioni non profit. Ha maturato una solida esperienza nel Fundraising da Lasciti, Aziende e Fondazioni, Major Donor, dapprima in Amnesty International e poi in AISM. Da cinque anni è Responsabile dell’Area Key Donors in Lega del Filo d’Oro.

Donare oltre la vita

Il Lascito Solidale rappresenta una delle forme più nobili e generose di donazione. Permette ai donatori di lasciare un’eredità che supera i confini stessi della loro esistenza.
Questo tipo di donazione non solo contribuisce a finanziare mission, progetti e iniziative a lungo termine, ma rappresenta anche un segno tangibile del valore e dell’impegno del donatore verso le cause che vuole tramandare ai posteri.
Per un ente non profit definire una strategia di promozione del lascito solidale vuol dire inserire nel proprio piano di fundraising uno strumento donativo di grande importanza per la sostenibilità dell’ente e, al contempo, accogliere e tutelare le ultime volontà di chi ha voluto, con il proprio testamento, lasciare un segno speciale, un’eredità che continui a fare del bene anche dopo la morte.

Ricordiamo la possibilità di sostenere con una donazione (si suggerisce almeno 20 euro, ma è a propria discrezione) la realizzazione della terza edizione di DaiComo, progetto che mira a diffondere la promozione del dono nel mondo dello sport, per ricevere il volume in versione digitale.

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