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Webinar di Presentazione Master Promotori del Dono

Ieri, martedì 28 maggio, si è tenuto il webinar gratuito “Oltre il fundraising: il dono” a presentazione della settima edizione del Master di I livello “Promotori del Dono” dell’Università dell’Insubria in collaborazione con ConfiniOnline.

Il Master di I° livello in “Promotori del dono” intende fornire agli iscritti i principi e le tecniche necessari a divulgare e attivare il dono nelle nostre comunità, a partire dagli enti non profit. Nel contesto odierno ci sono degli equilibri da ristabilire per uscire dalla dicotomia profit e non profit e attivare così le risorse presenti nelle comunità che non vengono utilizzate. Il dono può essere un agente di questo cambiamento, aumentando il volume del valore prodotto e migliorando la qualità delle relazioni e quindi della vita delle persone.

In questa concezione la raccolta fondi diventa strumento efficace per sollecitare e attivare il dono, soprattutto per le organizzazioni non profit di media e piccola dimensione, che spesso non hanno risorse economiche consistenti da investire. In questo senso riallacciare relazioni nel contesto in cui si opera, cercare e trovare le risorse di cui necessitano le organizzazioni per perseguire e raggiungere i propri obiettivi diviene una priorità oltre che un impegno anche di valore morale sapendo che nelle nostre comunità ci sono moltissime risorse latenti: tempo, denaro, beni, servizi, competenze che sono inutilizzate. Perché l’approccio possa funzionare però, il dono deve radicarsi profondamente nell’identità dell’ente e delle comunità stesse. La mobilitazione di donazioni non deve essere considerata solo come una strategia volta a generare risorse economiche con le quali realizzare i programmi dell’ente, ma deve essere vissuta come una delle modalità più efficaci per condividere e promuovere la missione del proprio ente che con questo contribuisce all’organizzazione complessiva delle comunità.

La creazione di una figura professionale che aiuti le organizzazioni della società civile a prendere coscienza di queste opportunità e di conseguenza a strutturarsi per valorizzarle, diventa quindi fondamentale. Si tratta peraltro di una via quasi obbligata per tutti quegli enti, spesso di modeste dimensioni, che non potrebbero implementare efficaci campagne di raccolta fondi basate su un utilizzo massiccio di tecniche di marketing o campagne di comunicazione, ma che comunque hanno un rilevante patrimonio relazionale che, se opportunamente valorizzato, potrebbe permettere loro di mobilitare le risorse necessarie a garantire la loro sostenibilità economica e porre quindi le basi per la loro crescita, ma soprattutto metterle nelle condizioni di meglio svolgere il proprio ruolo all’interno della comunità, soddisfacendo, nel contempo, i bisogni dei donatori, dei beneficiari e producendo un patrimonio di fiducia pubblica di cui si ha un estremo bisogno.

Se ti sei perso la diretta puoi rivedere la video registrazione dell’incontro e gli interventi dei relatori qui:

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